Il crollo del ponte Morandi, nel quale hanno perso la vita due dipendenti Amiu, ha colpito duramente il ciclo dei rifiuti nella nostra città.
E’ infatti inagibile l’impianto di Rialzo in Valpolcevera, presso cui erano collocati un’isola ecologica, l’Unità Territoriale Valpolcevera, un magazzino, la pressa-rifiuti per le zone valpolcevera e ponente, il magazzino e la sede di Amiu Bonifiche.
Il crollo ha poi seriamente compromesso la Fabbrica del Riciclo, il progetto in collaborazione con Comunità di San Benedetto e Unicef, teso a sviluppare il recupero delle risorse, attraverso il restauro di mobili e oggetti usati, che si trovava in Via Greto di Cornigliano.
Risultano inoltre inaccessibili perché in zona rossa la rimessa Amiu di Campi, e alcuni siti di stoccaggio di rifiuti differenziati.
Proprio nella raccolta dei rifiuti differenziati e dei rifiuti ingombranti si registra in queste settimane la massima sofferenza.
Ho presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere quali azioni si pensa di intraprendere in via di urgenza.
Il Vicesindaco Balleari, in sostituzione dell’Assessore all’Ambiente, ha risposto che Amiu e il Comune hanno chiesto autorizzazioni in deroga per ampliare i siti esistenti di stoccaggio anche a mezzo di cassoni scarrabili, individuando siti temporanei per la gestione del ciclo dei rifiuti nelle zone ex San Giorgio, ex Mira Lanza, ed ex EcoGe in Valpolcevera.
Pur con tutte le complessità dovute all’emergenza, è essenziale che si individuino rapidamente i siti sostitutivi di smaltimento e stoccaggio.
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