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IL LAVORO CHE CROLLA

Nonostante l’ottimismo di maniera di Toti e Bucci, che si ostinano a parlare di crescita e di magnifiche sorti e progressive, i dati INPS sui posti di lavoro nella nostra regione sono impietosi.

I dati elaborati dall'ufficio studi CGIL Liguria sono purtroppo molto chiari.

Il terzo trimestre 2018 segna, per la prima volta dal 2014, un netto calo dei contratti di lavoro conclusi: -11,6% sul settembre 2017, che vuol dire 5.385 contratti di lavoro in meno.

Con l’aggravante che su 100 contratti attivati nel terzo trimestre 2018 solo 17 sono contratti di lavoro stabile (tempo indeterminato o apprendistato), mentre 49 sono a tempo determinato, 15 intermittenti, 6 stagionali, e 13 con rapporto di somministrazione.

Le insufficienti risorse del Decreto Genova che non consentono di attivare ammortizzatori sociali alle tante aziende, piccole e grandi, che stanno risentendo del crollo del Ponte rischiano di far peggiorare ancora questi numeri sul quarto trimestre.

Bisogna dirlo con chiarezza, senza timore di passare per gufi, a Genova e in Liguria esiste un’emergenza lavoro, che richiede visione, capacità progettuale e risorse dalle Istituzioni, dalla politica e dalla classe dirigente del nostro territorio.

Una visione che manca, con le conseguenze certificate dai numeri.

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