La cura Bucci sul ciclo dei rifiuti non ha portato alcun risultato. Anzi, per fare andare avanti il servizio, quest’anno oltre alla tariffa che sarà pagata da tutti i genovesi il Comune ci ha dovuto mettere la cifra monstre di oltre 30 milioni di Euro.
E la raccolta differenziata? E’ ferma al 34% come ha denunciato oggi Il Secolo XIX. Una percentuale molto bassa identica al 2017, ben al di sotto dei limiti indicati da Regione Liguria, e molto al di sotto dell’obiettivo del 50% previsto dal piano industriale di AMIU.
E i risparmi derivanti dalla riapertura della discarica di Scarpino? Inesistenti. I rifiuti sono costretti a viaggiare a Spezia, a Savona e Varazze per essere trattati primi di andare in discarica.
E le risorse per realizzare gli impianti di biodigestione e di trattamento meccanico biologico? Mai stanziate. Si va avanti così, tirando a campare, senza strategia, con i costi per lo smaltimento dei rifiuti che aumentano in modo preoccupante.
I nodi arriveranno al pettine, e a pagare saranno i genovesi. Ma la priorità per il Sindaco sono le multe in Via Alessi.
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