I dati delle presenze turistiche a Genova sono preoccupanti.
Il mese di dicembre 2018 ha segnato un meno 4% di turisti italiani e un meno 7,5% di turisti stranieri. A partire dal mese di agosto, l’unico mese positivo è quello di novembre, poi Genova segna sempre passi indietro sul 2017.
Non va meglio l’inizio del 2019, con un meno 5% di presenze turistiche nel comune capoluogo.
E mentre l’Acquario, la più grande attrazione turistica cittadina, segna un meno 20%, è lecito domandarsi quale siano le strategie dell’amministrazione comunale per far ritornare la nostra città attrattiva per il turismo italiano e straniero.
Si parte male purtroppo. Per il 2019 il bilancio per la Cultura e la Promozione turistica scende da 2,9 a 1,1 milioni di Euro.
Una riduzione di due terzi che preoccupa enormemente. I denari che mancano hanno finanziato nel 2018 teatri, musei, iniziative come i Rolli Days, festival e numerose attività culturali. Senza parlare di del Museo di Villa Croce, che ha annullato ogni evento e da quasi un anno è chiusa tre giorni alla settimana.
Ma non è solo una questione di denari. Al di là del florilegio di consulenze affidate a politici trombati e parenti di consiglieri comunali, il nuovo Assessore in carica ormai da cinque mesi non ha ancora avuto modo di illustrare le priorità e le strategie per il rilancio culturale e turistico della città.
Attenzione! Alessandro Terrile utilizza cookie a scopi funzionali e analitici per migliorare la tua esperienza di navigazione. Proseguendo la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni, leggi l'informativa sui cookies.