SE ALMENO SI ANDASSE VELOCE

Il disgusto quasi naturale che si prova per questa fotografia non deriva tanto dal fatto che chi ha un ruolo pubblico dovrebbe contenersi davanti alla tragedia, o che una rigorosa sobrietà sarebbe dovuta almeno per rispetto alle vittime.

No. C'è anche quello, è vero, ma l'aspetto più indegno è che il numero di inaugurazioni, cerimonie, torte e bollicine non va di pari passo con la demolizione e con la ricostruzione del ponte.

Tra due giorni saranno 7 mesi dal crollo, e si sta ancora discutendo di come demolire la porzione ovest del Morandi.
Quella che - ci avevano spiegato - doveva essere la parte più semplice.

I metri di passiera rossa e di nastri tagliati, il numero dei brindisi, gli etti di panna montata non sono direttamente proporzionali ai metri di ponte demolito, che ad oggi sono solo 112.
E' questa la peggiore offesa alla città e alle 43 vittime.

Si festeggi pure, se si raggiunge un risultato.
Ma qui assistiamo a troppi brindisi e a troppo pochi risultati.

A Genova serve un ponte. E serve al più presto.
Basta con le chiacchiere e con le cerimonie.