LA LEZIONE DELLE MENSE DI LODI PER IL REDDITO DI CITTADINANZA
Ricordate la vergognosa vicenda delle mense di Lodi?
Una delibera dell'amministrazione comunale impediva a decine di bambini stranieri di pranzare alle mense delle scuole materne ed elementari della città e di utilizzare i relativi servizi di scuolabus, perché i genitori non erano in grado di attestare l'impossidenza o il valore del patrimonio immobiliare nel paese di origine.
In Italia, non si butta via niente.
Nelle scorse settimane in Parlamento Lega e Movimento 5 Stelle hanno apportato alcune modifiche al decreto legge 4/2019 (il decretone che introduce il Reddito di Cittadinanza e i pensionamenti quota 100) che è stato appunto convertito con la Legge n.26/2019 pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale.
All'articolo 2 del decreto, che stabilisce i requisiti per ottenere il Reddito di cittadinanza, è stato aggiunto il comma 1-bis: "Ai fini dell'accoglimento della richiesta di cui all'articolo 5 e con specifico riferimento ai requisiti di cui al comma 1, lettera b) [requisiti patrimoniali e reddituali], i cittadini di Stati non appartenenti all'Unione Europea devono produrre apposita certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato estero, tradotta in lingua italiana e legalizzata dall'autorità consolare italiana".
Senza il certificato estero, tradotto e legalizzato, la richiesta di reddito di cittadinanza sarà rigettata.
Perfino sulla misura simbolo del loro programma i 5stelle si sono fatti calpestare dalla Lega.
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