IN RITARDO SUL PONTE, BUCCI COMMISSARIA IL CONSIGLIO
Martedì si è tenuto un Consiglio Comunale monotematico sul Ponte Morandi, richiesto a gran voce dalle opposizioni per lamentare la totale assenza di informazioni sulla demolizione e la ricostruzione del viadotto.
Sembra incredibile ma dall’8 novembre al 27 marzo la maggioranza di centrodestra non ha convocato neppure una commissione consiliare sulla questione prioritaria per il futuro della città.
Ci siamo occupati pressoché di tutto nelle commissioni, ne sono state convocate persino due sulla situazione del canile, ma di Ponte Morandi non si è parlato per la bellezza di 139 giorni.
Eppure le questioni connesse alla demolizione e alla ricostruzione sono numerose e rilevantissime: dalla necessità di ricollocare chi lavorava nelle aziende che hanno chiuso dopo il 14 agosto, agli incentivi economici per le imprese della zona arancione, dalla viabilità e alle mdifiche necessarie all’avvio dei cantieri, alla salute dei cittadini della Valpolcevera in relazione al trattamento delle macerie.
E poi c’è la questione dei tempi. Sembra a tutti evidente che la realtà non rispetta gli annunci. Ma anche su questo non c’è stata alcuna chiarezza da parte del Sindaco-Commissario, che ha assistito con malcelato fastidio alla seduta di Consiglio, per poi andarsene prima della conclusione, assicurando la disponibilità ad incontrare nel suo ufficio i consiglieri che avessero domande da porgli.
No. Non è così che si amministra la cosa pubblica. Una città ha diritto ad avere informazioni e risposte, e ha diritto ad averle in Consiglio Comunale, in piena trasparenza, con i cittadini interessati sugli spalti.
In ritardo sui lavori del ponte, il Commissario per ora ha commissariato il Consiglio Comunale.
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