L’anno scorso il Comune di Genova ha deciso di non concedere il patrocinio al Liguria Pride. Quest’anno gli organizzatori al Comune non hanno chiesto niente, ma prevedendo un’iniziativa a Pegli dal titolo “Diritti a Ponente: omofobia, diritti e civili e il senso della democrazia” hanno chiesto ed ottenuto il patrocinio del Municipio.
Si tratta di un convegno e di un aperitivo sul lungomare di Pegli, il tutto nell’arco di un pomeriggio.
Ma il Comune non ci sta. Il Comune che si professa liberale quando Casapound vuole organizzare un comizio, questa volta prende carta e penna scrive al Municipio invitandolo a rivedere la propria posizione.
La Giunta del Municipio Ponente risponde alla lettera confermando il patrocinio. E allora il Direttore Generale del Comune invia una formale diffida al Municipio Ponente perché non prosegua con il patrocinio all’iniziativa.
L’unica diffida prevista dal Regolamento per il Decentramento è quella che il Comune può inviare al Municipio in caso di paralisi dei suoi organi, decorsi 30 giorni il Sindaco procede al commissariamento.
E’ questa la velata minaccia? Hanno fatto bene il Presidente Claudio Chiarotti e la sua maggioranza a rispedire la minaccia al mittente. Sulla difesa dei diritti non temiamo diffide.
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