Da tempo in Consiglio Comunale ho sollevato la preoccupazione per il futuro della tariffa integrata che consente con un unico titolo, biglietto o abbonamento, di utilizzare la rete AMT e quella Trenitalia in ambito cittadino.
Anzi, per facilitare la vita dei tanti pendolari, nei mesi scorsi sia a Tursi che in Consiglio Metropolitano abbiamo approvato ordini del giorno che chiedono l’estensione dell’integrazione anche ai comuni della provincia.
Ma la tariffa integrata è sempre più a rischio, e la stampa riferisce che il disaccordo tra Amt e Trenitalia sui reciproci corrispettivi rischia di portare alla fine del biglietto treno+bus.
Sarebbe un gravissimo passo indietro, che è conseguenza dell’irresponsabile gestione di Regione e Comune.
Perché proprio l’anno scorso quando Regione e Trenitalia hanno firmato la proroga per 14 anni(senza gara) del contratto di servizio di trasporto ferroviario, nell’accordo non si è detto nulla del biglietto integrato in vigore a Genova. Anzi, si è concesso a Trenitalia di emettere biglietti ferroviari in ambito urbano alla concorrenziale tariffa di 1,30 euro.
Grazie a Regione Liguria, oggi Trenitalia ha il coltello della parte del manico.
Per raggiungere un accordo il Comune dovrà sborsare svariati milioni di euro. Se non si raggiungerà un accordo sparirà il biglietto integrato. In ogni caso pagheranno i cittadini genovesi.
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