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PONTE: A CHE PUNTO SIAMO PER DAVVERO?

Mancano meno di sei mesi al 15 aprile 2020, la data indicata dal Commissario Bucci per l’inaugurazione del nuovo viadotto sul Polcevera.

Al di là delle frequenti inaugurazioni, come stanno procedendo davvero i lavori?

Un articolo de Il Secolo XIX di questa mattina solleva seri dubbi sul rispetto dei tempi. II programma dei lavori originali prevedeva l'avanzamento parallelo della costruzione sul lato ovest e sul lato est del nuovo viadotto.

Ma il rallentamento della demolizione sul lato est ha scombinato le tempistiche: delle diciotto pile previste più le due spalle, quelle a ovest sono molto più avanti. Due pile, la 5 e la 6, sono complete, impalcato compreso, la 4,7 e 8 sono prossime alla conclusione.
A est sono state completate le fondazioni ma il solo pilastro innalzato è quello della pila 9.

A queste condizioni sarà impossibile rispettare la consegna di aprile 2020, ma per il momento Comune e Commissario si guardano bene dal dirlo.

E lo smaltimento dei detriti?
Il piano prevede che 25.000 metri cubi, pari alla metà dell’intero ponte Morandi, rimarrà sul posto a costituire un enorme zoccolo di un metro sul quale sorgerà il Parco del Ponte.

Altri 35.000 metri cubi saranno trasferiti dal Campasso nell’area Campursone nei pressi di Genova Est passando per l’elicoidale e l’autostrada. Per il trasporto sono necessari circa 2.800 viaggi di camion pesanti.
Al momento non è stato effettuato neppure uno.

E’ lecito domandarsi a che punto siamo, senza essere tacciati di disfattismo?

Noi crediamo di si, e attendiamo che la struttura commissariale riferisca urgentemente in commissione consiliare.

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