All’Ospedale San Martino, due dei quattro macchinari per la radioterapia oncologica sono fuori uso. Il primo ha smesso di funzionare a marzo, il secondo nella scorsa settimana.
I tempi per il ripristino non sono brevi, uno dei macchinari dovrà essere sostituito ma ci vorrà ancora qualche mese. Un altro dovrà essere acquistato,ma la gara non è ancora stata pubblicata, e per completare le procedure si dovrà attendere quasi un anno.
Con solo due strumenti in funzione, la lista di attesa inevitabilmente si allunga e ieri era arrivata a 123 pazienti.
Così la direzione dell'Ospedale decide la contromisura: da lunedì i pazienti che devono essere trattati con la radioterapia al San Martino verranno fatti salire su un pulmino e portati all’Ospedale San Paolo di Savona.
Da ieri, il più grande Policlinico della Regione organizza trasferte in pullman verso altri ospedali.
Il Presidente Toti ha dichiarato che la situazione è inaccettabile. Come se fosse un osservatore, come se la situazione inaccettabile non fosse conseguenza dei mancati investimenti della Regione nella sanità pubblica.
E’ questa la Liguria di Toti. Spenti i fuochi d’artificio e arrotolate le passatoie ci resta una Regione in cui i pazienti sono costretti a pellegrinaggi per ottenere le terapie di cui hanno urgenza, e in cui l’Ospedale che dovrebbe essere il centro d’eccellenza della sanità ligure si è ridotto ad organizzare viaggi in pullman.
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