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CODE ALL’ANAGRAFE, E’ SOLO L’INIZIO

Nei primi giorni di gennaio si sono verificate code di ore all’anagrafe centrale di Corso Torino.
C’è chi ha dovuto attendere più di tre ore per ottenere la carta d’identità.
A mezzogiorno gli utenti in coda erano ancora 200 e si sono rischiati perfino tafferugli.

Ma perché è potuto accadere una cosa del genere?
Lo svela chiaramente il vicesindaco: c’è stato un afflusso straordinario di utenza, soprattutto perché da diversi sportelli decentrati nei municipi i cittadini sono stati inviati in Corso Torino.

Non c’entrano le vacanze di Natale, e neppure un improvviso picco di utenza.
La verità è che lo scientifico smantellamento dei Municipi, privati di risorse e di personale, sta bloccando l’operatività dei servizi erogati a livello decentrato.

E i cittadini che si recano ad esempio agli sportelli di Pontedecimo o di Sampierdarena, di Quarto o di Molassana, li trovano non operativi per mancanza di personale e vengono inviati in Corso Torino.

Accadrà sempre più spesso, per la volontà politica di svilire i Municipi, e per gli oltre 700 pensionamenti che interesseranno il Comune in questo triennio.

La collega Lodi ha presentato un’interrogazione, per cui attendiamo risposta scritta.

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