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NON C’E’ PIU’ RELIGIONE

E’ tutta colpa delle Suore di Murta.
Ecco la sintesi della denuncia strampalata dell’Assessore Fassio ieri in Commissione Consiliare, circa i costi fuori controllo delle comunità alloggio.

Tentando ancora una volta di gettare fango sulle organizzazioni del terzo settore, l’Assessore ai servizi sociali, senza alcun dato alla mano, aveva segnalato che alcune comunità per minori spendono per il vitto 45.000 euro l’anno mentre altre solo 5.000, lamentandosi dello spreco di denari pubblici.

Su mia insistenza, gli uffici Comunali hanno inviato nel pomeriggio a tutti i consiglieri una tabella comparativa, dalla quale emerge la superficialità – a tacer d’altro – dell’analisi dell’Assessore.

La tabella compara infatti strutture diversissime tra loro, sia residenziali (dove vengono serviti 3 pasti al giorno per 7 giorni la settimana) sia non residenziali (dove viene servito un pasto al giorno da lunedì a venerdì), e perfino l’asilo nido Sant’Elisabetta di Murta.

E’ proprio la struttura delle Suore di Murta ad avere il costo del vitto più alto, 45.000 euro.
Mentre il costo più basso, 5.000 euro, si registra nella struttura “Ponte Esclamativo” di Via San Luca, che è una comunità non residenziale per soli 7 ragazzi.

Rimane una domanda. Che peccato avrà mai commesso la città per meritarsi un simile castigo?

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