Lunedì andrà in Consiglio il bilancio preventivo 2020. Il terzo bilancio della Giunta Bucci conferma il declino della città con la decrescita degli investimenti in opere pubbliche.
Il piano triennale dei lavori pubblici prevede per gli anni 2020-2022 investimenti per 197 milioni, contro i 207 previsti dal triennale varato nel 2019, e addirittura 339 di quello approvato nel 2018.
Non va meglio, e non poteva essere altrimenti, per gli investimenti previsti per il primo anno, quelli che tradizionalmente rappresentano la soluzione alle emergenze, le opere cantierabili, la manutenzione diffusa. Nel 2020 il Comune farà partire cantieri per 92 milioni di Euro, contro i 138 milioni del 2018, e i 108 milioni del 2017.
Le brutte notizie non sono finite. Perché dei 92 milioni che saranno investiti quest’anno, ben 59 (in gran parte provenienti da finanziamenti governativi) saranno assorbiti dal prolungamento della metropolitana nelle direttrici Brin-Canepari e Brignole-Martinez. Per cui, al netto della metro, i lavori pubblici per il 2020 scendono a soli 33 milioni di Euro, il minimo storico degli ultimi decenni.
Una brusca frenata negli investimenti rispetto agli stessi atti approvati l’anno scorso da questa amministrazione, che aveva previsto per il 2020 la bellezza di 90 milioni di Euro di opere pubbliche, metropolitana esclusa.
Ma cosa colpiscono i tagli? Un po’ dappertutto, ma con qualche picco significativo Per la manutenzione degli edifici scolastici le risorse scendono dai 28,4 milioni previsti alla miseria di 1,3 milioni. Gli interventi vengono praticamente tutti rinviati nel tempo. Se ne riparlerà nel 2021.
Le risorse PON Metro per l’efficientamento energetico e per la smart city (semafori intelligenti, illuminazione a led, piste ciclabili) scendono dai previsti 7,3 milioni a soli 2 milioni.
I fondi del Patto per Genova, che finanziavano le opere del Waterfront di Levante e la messa in sicurezza del Rio Vernazza e del Torrente Sturla, in parte spariscono del tutto e comunque scendono da 28,7 a 9,5 milioni.
Il bilancio che sarà discusso lunedì prossimo è un bilancio di decrescita, per nulla felice, che limita gli investimenti, consuma i finanziamenti ottenuti negli anni precedenti, senza progetti per trovare nuovi asset.
Un bilancio senza visione, di un’amministrazione che sembra saper vivere solo il presente, forse perché incapace di guardare più in là, o forse perché spaventata per quello che davvero si vede oltre i fuochi d'artificio e i tappeti rossi.
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