Nuove foto aggiunte
6 marzo 2020
UNA DECISIONE SBAGLIATA E’ SOLO UNA DECISIONE SBAGLIATA
Per l’efficientismo amorale di questa amministrazione comunale “una decisione sbagliata è meglio che non decidere”.
Ma a ben vedere in questa storia non si salva neppure l’efficienza.
Perché la vicenda dell’autoparco di Cornigliano ci dice che il Comune ha fatto solo un grande pasticcio, ha sollevato un vespaio di polemiche, ha messo autotrasportatori contro cittadini di Cornigliano, e alla fine non ha cavato un ragno dal buco.
Anzi, la proposta del sindaco Bucci – di collocare un parcheggio per veicoli pesanti in un’area destinata a parco urbano – era talmente campata per aria che i soggetti interessati sono stati costretti a trovarsi una soluzione alternativa, prima che il Consiglio Comunale fosse chiamato a decidere.
E il bello è che a Bucci glielo avevano detto tutti.
La Presidente di Società per Cornigliano, nominata dalla Lega, si è dimessa pur di non avallare la decisione.
La direttrice dell’urbanistica del Comune si è rifiutata di sottoscrivere la proposta di delibera.
Perfino l’Assessore Cenci, di fronte a sindaco e consiglieri comunali, ha suggerito di lasciar perdere.
Ma il mito dell’efficientismo non conosce ripiegamenti e si è proceduto verso il vicolo cieco.
Le decine di osservazioni che abbiamo sollevato circa l’illegittimità della delibera sotto il profilo urbanistico, ambientale, e del rispetto dell’Accordo di Programma non hanno convinto la maggioranza, ma hanno indotto gli autotrasportatori e il Gruppo Spinelli a fare da sé, umiliando il Consiglio Comunale chiamato a decidere di una questione ormai risolta altrimenti.
Il finale di questa storia dovrebbe allarmare il Sindaco e i consiglieri di centrodestra, più del nostro ostruzionismo, più dei ricorsi al TAR che con ogni probabilità spazzeranno via la delibera.
E il finale racconta che la forza di volontà non basta a trovare soluzioni a questioni complesse.
Che il “si fa come dico io” può piacere in televisione ma non è di aiuto a chi aspetta risposte dalle Istituzioni. E quando ci si accorge che le risposte non arrivano o non stanno in piedi si comincia a far da soli, e le Istituzioni si indeboliscono.
Il finale ci dice che una decisione sbagliata è solo una decisione sbagliata. Nulla di più.
Per l’efficientismo amorale di questa amministrazione comunale “una decisione sbagliata è meglio che non decidere”.
Ma a ben vedere in questa storia non si salva neppure l’efficienza.
Perché la vicenda dell’autoparco di Cornigliano ci dice che il Comune ha fatto solo un grande pasticcio, ha sollevato un vespaio di polemiche, ha messo autotrasportatori contro cittadini di Cornigliano, e alla fine non ha cavato un ragno dal buco.
Anzi, la proposta del sindaco Bucci – di collocare un parcheggio per veicoli pesanti in un’area destinata a parco urbano – era talmente campata per aria che i soggetti interessati sono stati costretti a trovarsi una soluzione alternativa, prima che il Consiglio Comunale fosse chiamato a decidere.
E il bello è che a Bucci glielo avevano detto tutti.
La Presidente di Società per Cornigliano, nominata dalla Lega, si è dimessa pur di non avallare la decisione.
La direttrice dell’urbanistica del Comune si è rifiutata di sottoscrivere la proposta di delibera.
Perfino l’Assessore Cenci, di fronte a sindaco e consiglieri comunali, ha suggerito di lasciar perdere.
Ma il mito dell’efficientismo non conosce ripiegamenti e si è proceduto verso il vicolo cieco.
Le decine di osservazioni che abbiamo sollevato circa l’illegittimità della delibera sotto il profilo urbanistico, ambientale, e del rispetto dell’Accordo di Programma non hanno convinto la maggioranza, ma hanno indotto gli autotrasportatori e il Gruppo Spinelli a fare da sé, umiliando il Consiglio Comunale chiamato a decidere di una questione ormai risolta altrimenti.
Il finale di questa storia dovrebbe allarmare il Sindaco e i consiglieri di centrodestra, più del nostro ostruzionismo, più dei ricorsi al TAR che con ogni probabilità spazzeranno via la delibera.
E il finale racconta che la forza di volontà non basta a trovare soluzioni a questioni complesse.
Che il “si fa come dico io” può piacere in televisione ma non è di aiuto a chi aspetta risposte dalle Istituzioni. E quando ci si accorge che le risposte non arrivano o non stanno in piedi si comincia a far da soli, e le Istituzioni si indeboliscono.
Il finale ci dice che una decisione sbagliata è solo una decisione sbagliata. Nulla di più.