Con Piero Gambolato se ne va un pezzo di storia della sinistra genovese. Segretario della FGCI e poi del PCI della nostra città, a lungo deputato comunista e poi vicesindaco di Genova e assessore al bilancio, e infine per quasi un decennio difensore civico della Provincia di Genova.
Piero è stato un autentico protagonista della trasformazione della nostra città. Negli anni ’80 quando era vicesindaco di Cerofolini, aveva intuito più di ogni altro e prima di chiunque altro che la deindustrializzazione che stava colpendo Genova doveva essere governata con qualche buona intuizione e con risorse pubbliche ben spese. Con lui nasce l’idea del Porto Antico restituito alla città e dell’Acquario.
Sempre attento alla vita politica anche negli ultimi anni, non ha mai mancato di dire la sua nei momenti cruciali con il rigore e l’eleganza che erano il suo tratto. E poi la sua passione per i numeri, i ritagli dei sondaggi, i foglietti con il numero di voti presi alle ultime elezioni, quasi a ricordare che la politica è fatta di slanci ideali ma deve confrontarsi con il consenso e con il popolo.
Quel popolo che Piero ha difeso fino alle fine, da uomo di sinistra, da riformista, da vero democratico. Sono certo che, terminata l’emergenza, Genova troverà l’occasione per ricordare degnamente un uomo lucido e per bene che ha segnato la vita della nostra città.
Un abbraccio alla moglie Ebe, e ai figli Roberta e Riccardo.
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