E’ iniziata ieri la distribuzione dei buoni spesa con cui il Comune sta erogando gli oltre 3 milioni trasferiti dal Governo per far fronte all’emergenza covid.
Non aver coinvolto i Municipi ha moltiplicato i problemi: la carenza di mascherine per i volontari addetti alla distribuzione, e la mancata consegna ai punti di ritiro di tutti i buoni hanno causato ieri code e assembramenti, con buona pace della riservatezza dei richiedenti.
Risulterebbe esclusa una domanda su due. Su 24.000 domande ricevute tra venerdì e lunedì, il Comune sembra averne accolto 12.5000. Ma non è chiaro quali criteri siano stati applicati per formare la graduatoria. E in molti segnalano incomprensibili disparità di trattamento. . Non è tutto. Sono diverse centinaia i cittadini che non hanno ricevuto alcun riscontro, né positivo né negativo. Una disfunzione che giustifica una percentuale molto alta di mancato ritiro dei buoni, quasi il 10% negli 11 punti di distribuzione (su 24) che ieri hanno già finito il lavoro. Cosa succederà di quei buoni? Non si sa.
La Giunta si era impegnata a fornire chiarimenti entro questa settimana. Ovviamente non l’ha fatto. Ma su questa vicenda è necessaria la massima trasparenza. E se sono stati fatti degli errori occorre rimediare. Insisteremo per avere risposte, con richiesta di commissioni, interrogazioni e accesso agli atti.
Se mancano le risorse, il Comune chieda a Regione Liguria di fare come la Puglia, che ha aggiunto 11,5 milioni di euro ai 33 trasferiti dal Governo. In Liguria si tratterebbe di aggiungere 3 milioni ai circa 9 milioni trasferiti dal Governo.
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