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CENTRO STORICO, DIETRO GLI ANNUNCI IL NULLA

In un’intervista questa mattina il Sindaco annuncia che il Comune proseguirà negli interventi di recupero del Centro Storico.
Ma precisamente quali?

La Giunta Bucci è al governo della città da quasi 3 anni e il Centro Storico è il grande dimenticato, nonostante un lungo elenco di promesse. E' il caso di ricordarle.

“Ridisegneremo piazza Dante e piazza Caricamento che sono le due "porte" del centro storico. Piazza Dante non può essere parcheggio scooter”.
(Bucci, 12.09.2017)
Sono passati oltre 2 anni e Piazza Dante e Piazza Caricamento sono esattamente come prima.

“Trasformeremo il centro storico in un autentico museo multimediale a cielo aperto: lungo ogni via si potranno trovare indicazioni sui personaggi famosi che vi hanno vissuto, su eventi che vi sono accaduti”.
(Bucci, 12.09.2017)
Nessuna traccia di multimedialità, e nemmeno di nuove indicazioni turistiche.

“Introdurremo agevolazioni per i privati che vogliono ristrutturare le facciate e gli interni dei palazzi nel Centro Storico”.
(Bucci, 29.09.2017)
Le agevolazioni non sono pervenute.

“Abbiamo individuato 28 caruggi che fanno da matrice da Principe a Sarzano, e qui metteremo in campo tutte le nostre energie: pulizia massima, anche con due tre passaggi al giorno, tolleranza zero verso l’illegalità con controlli serrati delle pattuglie anti degrado, e aumento dell’illuminazione”
(Bucci, 29.09.2017)
L’elenco dei 28 vicoli non è mai stato reso noto, la pulizia dei vicoli si fa una volta alla settimana, l’illuminazione resta quella di prima. Il bando per la sostituzione con luci a led è fermo da tre anni.

“Vogliamo demolire uno su 50-60 edifici, in modo da aprire nuovi spazi in centro storico, illuminare e allo stesso tempo eliminare una fonte di degrado”.
(Bucci, 29.09.2017)
Nessuna demolizione è stata effettuata.

“I privati sponsorizzeranno il Centro Storico. Un privato può acquistare un intero vicolo per aprirci i negozi che vuole lui, oppure può agire da sponsor e decidere per esempio di intonacare i primi due o tre piani”.
(Bucci, 12 giugno 2018)
Ovviamente non si è vista nessuna sponsorizzazione.

“Trasferiremo il mercato di Piazza Statuto. Ci sono privati interessati a gestirlo per renderlo un punto di riferimento per i turisti, con negozi e street food. L’idea è fare smontare il mercato e rimontarlo altrove, magari nell’attuale capolinea dei bus in via Fanti d’Italia”.
(assessore Cenci, 26.07.2018)
Il Mercato di Piazza Statuto è rimasto dov’era.

“Realizzeremo una nuova porta da ponente su Prè. In futuro tutto il piazzale che va da palazzo del Principe alla stazione ferroviaria potrebbe diventare un’area pedonale. Ci saranno percorsi illuminati con luci led a terra e di specchi per rifrangere la luce nei vicoli più bui. I primi interventi potrebbero essere realizzati già nel corso del 2019”.
(assessore Cenci, 26.07.2018)
Nessuno degli interventi è stato neppure progettato.

“Istituiremo una Task Force contro il business delle topaie che vede appartamenti affittati anche a più di dieci persone. Sentiamo l’esigenza, anche igienica, di sapere quante persone davvero vivono nella città vecchia”.
(assessore Garassino, 25.07.2019)
La task force è rimasta nel cassetto. E a proposito di topaie, la Giunta ha deliberato la modifica del PUC che consentirà la trasformazione dei bassi in abitazioni.

Oltre alle promesse non mantenute, in questi quasi 3 anni di governo brilla l'assenza di visione sul futuro del Centro Storico.

Senza una riflessione seria e sostenibile sui motori di attrazione, il Centro Storico non ce la farà.
E molti luoghi pubblici si sono già spenti.

L’edificio del Mercato del Pesce, dopo il fallimento della vendita, resta vuoto e inutilizzato.
Dal 1 ottobre 2018 è stato chiuso il Distretto sociale del Centro Storico, e gli spazi di Piazza della Posta Vecchia sono inutilizzati.
Il Teatro Altrove di Via della Maddalena è chiuso da luglio 2018. Il Museo Luzzati di Porta Siberia chiuso da giugno 2018 è stato definitivamente smobilitato.
Nella disputa tra Comune e Soprintendenza sul Museo della Città, la Loggia di Banchi dopo aver ospitato per quasi tre anni la mostra Cinepassioni, non ha trovato una funzione.

Fallita la narrazione dell’assessore sceriffo, delle promesse securitarie, della colpa dei kebab, al Comune mancano le idee, i progetti, la voglia di confrontarsi con il prezioso tessuto di cittadini e associazioni, per sfruttare le potenzialità di uno straordinario pezzo di città.

Oggi il Centro Storico, schiacciato tra la crisi del tessuto commerciale e un evidente problema di legalità, rischia di percorrere a ritroso il virtuoso cammino di innovazione e recupero costato negli anni passati molte risorse e grande fatica.

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