Tutto era cominciato tre anni fa, con la promessa di Bucci in campagna elettorale di aumentare di 5 milioni di Euro le risorse dei Municipi. Da quella promessa, mai mantenuta, è iniziato un percorso di smantellamento del decentramento municipale, atto dopo atto, delibera dopo delibera.
Si è cominciato con il dimezzamento da 800mila a 400mila Euro delle risorse in conto capitale per le manutenzioni.
Si è proseguito con l’accentramento presso l’Assessorato alla Cultura delle decisioni sui patrocini delle manifestazioni e iniziative anche di carattere locale.
E poi ancora con la sistematica estromissione dei Municipi dai processi decisionali, fino all’ultima interpretazione della Giunta, per cui ai Municipi non è più necessario chiedere il parere per le modifiche del Piano urbanistico Comunale.
A settembre il Comune fa un ulteriore passo nel senso dell’accentramento: riorganizza i servizi sociali e calpestando l’esperienza positiva trentennale del decentramento delle prestazioni assistenziali riporta al Matitone ogni decisione.
E’ stata la goccia che ha colmato il vaso. I Presidenti di Municipio di centrosinistra con il sostegno dei consiglieri comunali del PD e Lista Crivello hanno proposto ricorso al TAR contro la delibera.
Per la prima volta nella storia del decentramento comunale, i Presidenti di Municipio si sono rivolti al giudice amministrativo, tanto che il Comune ha sostenuto l’inammissibilità del ricorso per essere Municipi e Giunta Comunale organi di un unico ente.
Non l’ha pensata allo stesso modo il TAR Liguria, che il 13 maggio scorso ha accolto il ricorso e annullato la delibera di accentramento dei servizi sociali.
Il Giudice amministrativo ha fissato due principi che hanno un‘indubbia valenza generale: - ha chiarito che i Presidenti di Municipio sono legittimati ad impugnare al TAR le delibere del Comune che limitano le loro competenze - ha precisato che secondo l’art. 58 dello Statuto del Comune i servizi di base devono essere erogati su base municipale.
Il TAR ha rimesso al centro dell’azione comunale i Municipi accantonati da Tursi. E ora la Giunta Bucci è chiamata a cambiare direzione.
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