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BASSI, IL COMUNE CI RIPROVA

Dopo la clamorosa bocciatura da parte di sette municipi su nove, la Giunta ci riprova e con qualche modifica riporta all’esame del Consiglio Comunale un aggiornamento del piano urbanistico comunale che prevede la possibilità di trasformare in abitazioni i bassi del Centro Storico.

Venerdì prossimo il nuovo testo arriverà in Commissione Consiliare.

Se la proposta di febbraio prevedeva il via libera in tutta la città vecchia, la modifica di giugno individua in via sperimentale solo alcuni vicoli. Ma la selezione appare troppo vasta e operata senza un criterio di fondo.
Basta dare un’occhiata alla mappa allegata alla proposta di delibera per rilevare che molti dei vicoli scelti per l’esperimento sono in quadranti notoriamente poco appetibili per il mercato immobiliare, o peggio dove i bassi sono spesso utilizzati per traffici di spaccio e prostituzione.

Per fare un esempio, si potranno realizzare abitazioni in quasi tutte le traverse a valle di Via della Maddalena, e in molti vicoli adiacenti. Parliamo per esempio di Via delle Vigne, Vico dietro il Coro delle Vigne, Vico delle Mele, Vico della Scienza, Vico del Papa, Vico della Rosa, Vico del Pepe, Vico dell’amor perfetto, Vico della Neve, Vico dell’Umiltà.

Ma qual è l’obiettivo del Comune?
Nella delibera si legge che “l’insediamento delle funzioni residenziali costituisce occasione di riqualificazione e recupero dei bassi in stato di degrado”, e che “la diversa disciplina urbanistica, possa, oggi più di ieri, suscitare interesse nel mercato immobiliare, a fronte di forme diverse e nuove di utilizzo residenziale/ricettivo degli immobili; si pensi: all’albergo diffuso agli affitti brevi, ai bed and breakfast, agli studi professionali, e laboratori medici ai piani terra”.

Secondo la Giunta consentire l’insediamento di residenze ai piani terreni porterà “alla
rivitalizzazione del Centro Storico, in ciò seguendo l’esempio di numerose altre città. E può
contribuire all’aumento del controllo sociale nel tessuto storico aumentandone la sicurezza”.

La realtà è però molto diversa da come la immagina il Comune.
La modifica urbanistica, oltre che irragionevole vista l’abbondanza di appartamenti inutilizzati anche in Centro Storico, costituisce un grosso assist alla criminalità organizzata, che rischia di essere l’unico soggetto in grado di poter acquistare e ristrutturare i locali ai piani strada, che già oggi utilizza per lo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e della clandestinità.

Lo dimostrano le recenti confische. Lo sanno molto bene gli abitanti e le associazioni attive nel Centro Storico che hanno tentato di far cambiare idea alla Giunta. Ma non sono stati ascoltati.

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