La coalizione giallorossa ha perso le elezioni liguri. La sconfitta è netta e pesante, e dimostra un consenso radicato del governatore uscente che va ben al di là delle aspettative.
Sul risultato ha certamente influito l’emergenza sanitaria, con la costante esposizione mediatica dei presidenti e la difficoltà di fare campagna elettorale, che ha favorito tutti i governatori uscenti. Senza dimenticare l’effetto ponte, con l’inaugurazione del nuovo viadotto a poche settimane dal voto.
In questa parte del campo c’è ora il rischio delle analisi di comodo, autoreferenziali e assolutorie. Sarebbe facile dire che è tutta colpa di Sansa o colpa di Roma. Non è così. Non è ricercando colpe altrui che faremo passi avanti. Abbiamo pagato un deficit di credibilità, che in parte viene da lontano, e in parte ci siamo guadagnati con lo stallo di giugno e luglio nella ricerca del candidato presidente.
Abbiamo perso, ma non tutto è da buttare. L’avere ricostruito un campo è senza dubbio un punto di partenza. Il PD perde 13mila voti rispetto al 2015, con Italia Viva che ne raccoglie 15mila. La coalizione di Sansa arriva al 38,9% contro il 27,84% raggiunto da Paita nel 2015.
Ora c'è molto da cambiare. A partire dalla chiarezza delle nostre proposte per un territorio che continua a impoverirsi, nonostante gli ottimismi di maniera. A partire da un nuovo coinvolgimento dei tanti amministratori, giovani e cittadini comuni che hanno combattuto questa battaglia con entusiasmo e generosità.
Sentiremo parlare di necessità di rinnovamento e di nuovo radicamento nelle periferie. Perché non siano parole vuote, perché la sconfitta non sia un alibi, dobbiamo riempire l’azione politica di nuove idee e di proposte coraggiose, che tengano insieme lavoro e protezione dei più fragili, infrastrutture per lo sviluppo e difesa del suolo, una sanità di qualità accessibile a tutti e una scuola che torni ad essere strumento di mobilità sociale.
Dopo le sconfitte si può ripartire. Se si ha la voglia di cambiare, la pazienza di ricucire, l’umiltà di imparare dagli errori.
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