Ieri la polizia municipale di Genova ha multato per assembramento i poveri che erano in coda per ottenere un pasto alla mensa di un’associazione di volontariato di Via Pre.
Al di là del senso di imbarazzo che sorge naturale, è difficile comprendere quale senso possa avere quell’operazione di polizia.
Non certo un effetto deterrente visto che chi è in coda per un pasto difficilmente avrà i 400 euro per pagare la sanzione. Può darsi serva alle statistiche delle contravvenzioni, per dimostrare che si sta lavorando sodo.
Ma tornano in mente le multe ai clochard, o a chi rovista nei cassonetti. Ed è lecito domandarsi che direzione sta prendendo la nostra polizia municipale.
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