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SVANITI GLI ARTIFICI, LA TARIFFA AUMENTA DEL 20%

Dopo tre anni, la verità viene a galla. Quest’anno la tariffa dei rifiuti aumenterà del 20%

Nel 2017 il PD voleva risolvere i problemi del ciclo dei rifiuti aggregando AMIU nel gruppo IREN, come avevano già fatto altre grandi città: Torino, Parma, Reggio Emilia. E come avrebbe fatto La Spezia di lì a poco.

L’aggregazione avrebbe permesso a AMIU di realizzare gli impianti per il trattamento dei rifiuti, senza dover dipendere da società private o dai viaggi fuori regione, contenendo i costi dello smaltimento e rafforzando la vocazione industriale dell’azienda genovese.

Arrivò Bucci e promise che tutto sarebbe rimasto pubblico anche i nuovi impianti, che la raccolta differenziata sarebbe aumentata già dal primo anno, che la tariffa non sarebbe aumentata.

Dopo 3 anni e mezzo di cura centrodestra:
- nessun impianto è stato realizzato. E l’unico progettato lo realizzerà IREN, che ne farà pagare l’uso ad AMIU e quindi ai genovesi.
- la raccolta differenziata in tre anni è salita dell’1,30% (dal 34,22 al 35,52) e ogni anno il Comune paga 500mila euro di multa alla Regione.
- nel 2021 la tariffa dei rifiuti quest’anno salirà del 20%

Il costo dello smaltimento dei rifiuti, per la verità, era già aumentato, solo che non lo si metteva in tariffa, perché la Giunta Bucci inseriva un’agevolazione generale per tutti, che costava ogni anno alle casse del Comune ben 30 milioni di Euro.

Ora la Corte dei Conti ha detto che l’artificio di bilancio è illegittimo. E che non si possono utilizzare risorse comunali per tenere bassa la tariffa.

Ecco spiegato l’aumento, che picchierà durissimo su cittadini, negozi e imprese in un momento già molto difficile.

Ma oltre al danno c'è la beffa, perché l’aumento della tariffa non servirà a rafforzare AMIU o a realizzare investimenti.
Servirà solo a coprire i costi delle mancate scelte di questi anni. Anche e soprattutto degli ultimi quattro.

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