Nuove foto aggiunte

NAVE PARCHEGGIO O PARCHEGGI DI INTERSCAMBIO?

Dopo il micro autobus che attraversa il centro storico, utilizzato da una decina di persone al giorno, il Comune è pronto a lanciare la nave parcheggio.

Non è un’idea nuova. La proposta era già stata accantonata negli anni novanta, soprattutto per i costi proibitivi dell’operazione che prevede la realizzazione di una chiatta (o un traghetto) da ormeggiare a calata Boccardo, dietro l’ex mercato del Pesce, per adibirla a parcheggio.

Mentre tutte le altre grandi città ragionano di parcheggi di interscambio e di mobilità pubblica per raggiungere il centro città, Genova è ferma ai grandi parcheggi in pieno centro.

Una visione della mobilità superata in ogni parte del mondo. Non è un caso che uno dei pochi altri esempi di nave parcheggio sia il P-Arken realizzato a Goteborg nel 1991 (nella foto).

Trent’anni dopo siamo ancora lì, all’idea di utilizzare in modo permanente per un parcheggio una banchina preziosa per lo sviluppo e il lavoro della città. Con una soluzione che non risolverà i problemi della mobilità, anche perché affianca nuovi parcheggi a quelli già esistenti ai magazzini del cotone spesso utilizzati solo parzialmente.

Come si concilia la nave parcheggio con la proposta di realizzare il nuovo terminal crociere di Costa proprio tra le Calate Gadda e Boccardo? E con lo sviluppo delle riparazioni navali? E con il progetto waterfront di levante?

Si proceda senza visione. Nel cuore della città vecchia, il Comune ha appena venduto l’ex Mercato del Pesce a un supermercato, e ora ormeggia a fianco una nave per farci parcheggiare i clienti.

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