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SUPERMERCATO A SAN BENIGNO, DAL COMUNE L’ULTIMO OK

Ieri il Consiglio Comunale ha terminato il doppio esame della più complessa pratica urbanistica della città.
E lo ha fatto in 53 giorni.

Non è efficienza. E’ indulgenza a precisi interessi economici.
Indulgenza ad aggirare le norme per raggiungere il risultato di autorizzare una grande struttura di vendita in un luogo in cui non avrebbe potuto aprire.

Chiedete a chi vuole aprire un forno quanto ci mette ad essere autorizzato ad installare una canna fumaria.
Chiedete quanto ci mette ad ottenere le autorizzazioni necessarie il commerciante che vuole aprire un negozio in un locale accatastato come magazzino.

Per Esselunga, invece, il Comune va veloce e supera ogni ostacolo normativo.
Modifica unilateralmente il perimetro del CIV Fronte del Porto, per cui pende tuttora ricorso al TAR.
Assente all’insediamento di una struttura di vendita alimentare in un’area che il puc riserva al commercio non alimentare.
Acconsente ad un incremento volumetrico di circa 5.000 mq
Fa finta di non vedere che i parcheggi di pertinenza saranno collocati in area a destinazione logistica portuale.
Rimanda lo studio trasportistico sulle conseguenze sulla mobilità urbana e portuale.
Sorvola sull’incompatibilità con il Piano Regolatore Portuale.

Senza alcuna condivisione con il Municipio, con i commercianti, con i CIV, con gli abitanti di Sampierdarena e San Teodoro, il centrodestra ha chiuso la pratica, votando compatto a favore dell’autorizzazione.

Avevano detto che avrebbero difeso il piccolo commercio.
Invece hanno autorizzato il più grande supermercato degli ultimi vent’anni.

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