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LA SVOLTA DEL PD VERSO LE ELEZIONI COMUNALI

Domenica pomeriggio si concluderà il Congresso provinciale del Partito Democratico di Genova.
Alla discussione nei 52 circoli hanno partecipato quasi 2.000 iscritti al PD, che hanno discusso le mozioni presentate dai due candidati e hanno rinnovato con il proprio voto i direttivi dei circoli e l’Assemblea provinciale.

Se consideriamo che tutto è avvenuto in luglio e in una situazione sanitaria ancora complicata, non si può che essere soddisfatti della partecipazione.

Il PD è l’unico partito che celebra congressi per scegliere la linea politica e fa votare agli iscritti i propri dirigenti. Al di là delle polemiche che spesso accompagnano le divisioni congressuali, dobbiamo ricordare che la nostra democrazia interna è soprattutto un fattore di libertà.

Al nuovo segretario del PD Genova Simone D’Angelo un sincero in bocca al lupo. Ho sostenuto Simone con impegno e convinzione, ho apprezzato in questi anni la sua attenzione a cercare sempre una sintesi, la fatica nel farsi carico dell’interesse collettivo prima del proprio, e sono certo che saprà trasformare il confronto anche aspro di queste settimane in energia per rinnovare e rafforzare il PD, nella costruzione di un’alternativa forte e credibile in vista delle prossime elezioni comunali.

Le democratiche e i democratici debbono un ringraziamento ai due candidati di questo congresso.
Simone D’Angelo e Federico Romeo sono due giovani capaci, con esperienze politiche e amministrative rilevanti al loro attivo, che hanno dimostrato coraggio, competenza, equilibrio, ma soprattutto sono stati capaci di suscitare entusiasmo e vitalità che saranno indispensabili per affrontare le prossime sfide.

La buona partecipazione di giovani alle discussioni congressuali è un segno positivo e non scontato, che consegna al nuovo gruppo dirigente la responsabilità di coinvolgere e non deludere le aspettative di una nuova generazione pronta all’impegno politico.

E’ il momento di raccogliere la discussione fatta nei circoli, e nei gruppi di lavoro di questi mesi, per lanciare subito dopo l’estate una iniziativa programmatica aperta alla città, al mondo del lavoro, alla società. Veri e propri Stati generali per l’alternativa, come li ha definiti il nuovo segretario.

Le divisioni congressuali finiscono con il congresso.
Da lunedì il PD guidato da Simone D’Angelo avrà bisogno dell’impegno e dell’intelligenza di tutti per una battaglia, quella del 2022, che si preannuncia difficile, ma che può essere apertissima se sapremo con coraggio, pazienza e tenacia coinvolgere la vasta parte di società che si sente lontana da questa destra nei valori e nelle scelte amministrative, e spera in una Genova migliore.

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