L'impotenza e l'indignazione di noi occidentali davanti alle immagini di Kabul interpellano le responsabilità (se non la colpa) delle nostre Istituzioni e dei nostri governi.
È giusto chiedere l'apertura di corridoi umanitari, è doveroso chiedere alle nostre città di rendersi disponibili ad accogliere i profughi afghani.
Ma non basta. Il fallimento dell'Occidente e il tradimento del popolo afghano chiamano in causa il ruolo della Nato e dell'Unione Europea.
Questa disfatta insegna che abbiamo bisogno di un'Europa finalmente protagonista e autonoma sugli scenari internazionali, e abbiamo bisogno di una Nato diversa, anche nel rapporto tra UE e USA.
Le immagini dell'aeroporto di Kabul fotografano il fallimento dell'esportazione della democrazia, il fallimento di un sistema di valori, lo sberleffo di una civiltà.
A tacere del fatto che questi vent'anni sono costati 3.500 vite, di cui 53 italiani.
È difficile salvare le nostre coscienze, ma l'Occidente reagisca per salvare la dignità prima ancora del suo ruolo sullo scenario mondiale.
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