LE BALLE DELLA LEGA SULL’IMMIGRAZIONE E L’INCAPACITA’ DI GOVERNO
Nelle scorse settimane è emerso che a Sampierdarena sarà insediato un nuovo centro di accoglienza migranti, in Via del Campasso in un edificio recentemente acquistato da un privato.
Il Campasso è un quartiere problematico, in cui le promesse di riqualificazione si scontrano con la realtà dei ritardi nell’avanzamento anche di quanto già progettato e finanziato nel 2016 con il Piano per le periferie, come il mercato ovo-avicolo.
La Lega, che governa da 4 anni il Comune e da 6 anni la Regione, lamenta che le Istituzioni non hanno avvisato nessuno. E presenta una mozione in Consiglio Comunale per chiedere che dopo questo non siano aperti ulteriori centri di accoglienza nel quartiere.
Una presa in giro. Che denuncia come in questi anni la Lega e tutta la Giunta Bucci abbiano solo cavalcato il fenomeno migratorio rinunciando ad affrontarlo e gestirlo come dovrebbe fare chi governa la città.
Basta rileggersi alcune dichiarazioni.
Il 1 marzo 2017, il segretario della Lega Rixi dichiarava: “Con il nostro sindaco anche a Genova stop ad accoglienza indiscriminata. Quando saremo al governo della città rivedremo profondamente i servizi sociali del Comune, daremo priorità alle nostre famiglie in difficoltà e ai nostri anziani che oggi si vedono penalizzati rispetto ai nuovi arrivati che, a differenza dei genovesi, hanno diritto a vitto, alloggio, paghetta e mediatori culturali.”
Il 23 maggio 2017, sempre Rixi dichiarava: “È ora di finirla: Genova non ha bisogno del business delle coop della finta accoglienza, ma vuole lavoro e sviluppo. La Lega al governo della città rivedrà a fondo l’attuale sistema dell’accoglienza che non può continuare a essere subita dai genovesi, per colpa di un governo incapace nel regolare l’immigrazione nel Paese e con un Comune finora complice delle insensate politiche nazionali.”
Lo stesso Sindaco, nelle linee programmatiche approvate a settembre 2017, aveva inserito tra i suoi obiettivi: “Evitare l’inserimento forzoso di strutture di accoglienza diffusa all’interno di palazzi e condomini che creano fenomeni di tensione sociale (come Via XX Settembre e Via Caffaro). Le strutture devono essere adeguate e non arrecare danni al tessuto sociale circostante.”
E allora perché apre un centro di accoglienza al Campasso?
Perché in questi anni il centrodestra e la Giunta Bucci hanno rinunciato ad assumersi la responsabilità di gestire il fenomeno. Il Comune avrebbe potuto concordare con Prefettura, Anci e Regione Liguria criteri oggettivi per l’accoglienza su tutto il territorio metropolitano, tenendo in considerazione il contesto sociale dei vari quartieri. Non l’ha fatto. Ha preferito slogan e propaganda.
E i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Se non li risolve chi governa, i problemi restano e li risolve il mercato. E così, i centri di accoglienza aprono in periferia, dove costano meno gli appartamenti, e dove c’è già tensione sociale.
Governare è più difficile di fare un comunicato una stampa o una mozione. Significa assumersi la responsabilità, affrontare e tentare di gestire i problemi complessi, senza ricorrere alla propaganda e alle promesse di facili soluzioni.
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