Dopo una giornata di pioggia non eccezionale Genova è di nuovo sott'acqua.
La fragilità della nostra terra e le precipitazioni più intense dovute al cambiamento climatico dovrebbero imporre un'attenzione particolare nell'amministrare la città, soprattutto in tema di manutenzioni.
Bastava fare un giro, già questa mattina, per constatare che buona parte dei tombini non faceva defluire l'acqua perchè del tutto intasati.
Molto di quello che abbiano visto oggi: zone pedonali trasformate in piscine, tunnel allagati, strade diventate fiumi, creuse che sembravano toboga, si sarebbe potuto evitare con l'ordinaria manutenzione. Per non parlare di Galleria Mazzini, invasa dall'acqua nonostante le tre o quattro inaugurazioni dei lavori di ristrutturazione già celebrate dalla giunta Bucci.
Ma le risorse in questa città si usano per altro: per Genova Jeans, per i tricapodanni, o per la prima regata invernale delle repubbliche marinare.
E mentre Genova andava sott'acqua prima ancora che entrasse in vigore l'allerta, Toti e Bucci non erano in Via Carso, o in Via Lodi. Non erano in Via Carnia, in Lungobisagno Dalmazia o in Galleria Mazzini.
No. Erano in mezzo ai palloncini a inaugurare il point di Cambiamo per le elezioni del 2022.
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