Commentando sulla pagina del Partito Democratico Genova l'articolo sulla vicinanza a Cristina Lodi per la battaglia contro gli haters, Cristiano Di Pino non trova di meglio che lanciarsi in una serie di affermazioni offensive oltre che di pessimo gusto.
Per esempio quando immagina che la Consigliera Lodi utilizzi i denari del risarcimento di "uomini, etero, bianchi" per "fare shopping in città". D'altra parte Cristina è una donna, e le donne alle latitudini di Di Pino devono limitarsi a fare shopping.
Ma l'aspetto più grave, al di là delle varie offese al PD e ai suoi militanti, che nella sua narrazione ragione e torto si rovesciano. Gli haters diventano "malcapitati", "obbligati a porgere scuse" dalla "posizione di forza" di chi è un personaggio politico.
E' tipico di ogni aggressione. Si comincia sempre con il negare che l'aggressore sia davvero aggressore. E l'aggredito davvero aggredito. Anzi si sottintende che l'aggredito abbia un po' provocato.
Un clichè gi visto. Che va respinto al mittente con sdegno perchè diventa esso stesso complice del clima di violenza.
Ci sarebbe poco da aggiungere, oltre all'indecenza e al disappunto, se Cristiano Di Pino non fosse un Consigliere di Municipio Levante, eletto con Vince Genova - costruiamo il futuro insieme, la lista civica del Sindaco Marco Bucci per Genova.
Nella nostra città, nel 2021, gli haters stanno nelle Istituzioni, eletti con la lista civica del Sindaco.
Ci auguriamo che l'autore di quelle affermazioni riconosca l'errore, chieda scusa e si dimetta da consigliere municipale. E chiediamo alla Lista Vince Genova - costruiamo il futuro insieme e al Sindaco Marco Bucci per Genova di garantire a noi e alla città che non la pensano come Di Pino.
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