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MODELLO MOGADISCIO

A novembre 2018, il Decreto Genova (quello dell’emergenza Ponte Morandi) incaricava il Commissario Bucci di predisporre un programma straordinario delle opere portuali, da realizzarsi entro 36 mesi con le stesse deroghe previste per la ricostruzione del viadotto.

Niente gare per l’affidamento delle opere, nessuna motivazione nella scelta di questa o quell’altra impresa. Massima celerità, e pochissima burocrazia..

Sembravano ingredienti buoni, eppure la ricetta non ha funzionato.
In questi tre anni il piano è cresciuto da 1 miliardo a 2,3 miliardi di Euro di investimenti complessivi, ma nessuna delle opere è stata completata nei tempi previsti a gennaio 2019 dal Commissario Bucci.
Anzi, quasi tutte devono ancora partire.

Come il ribaltamento a mare del cantiere navale di Sestri Ponente, al centro di una vicenda che ha dell’incredibile.

Facciamo un passo indietro.
A febbraio 2019 il Commissario Bucci con proprio decreto n.6 nominava Responsabile dell’attuazione del programma straordinario delle opere portuali l’ing. Marco Rettighieri, che da allora si è installato in Autorità Portuale e si è occupato per due anni di impostare progetti e documenti di tutte le varie opere che compongono il programma.

A maggio 2021 Rettighieri si dimette. “È una mia iniziativa, che ho assunto a massima tutela dell’ente” dichiara Rettighieri "ma voglio che sul piano di Autorità di Sistema Portuale non possa adombrarsi alcun sospetto, per quanto assurdo”.

Di che sospetti parliamo? Del fatto che Rettighieri è anche Presidente di COCIV, il consorzio general contractor del Terzo Valico, cui partecipano alcune grandi imprese (in primis Webuild) potenzialmente interessate ai grossi appalti integrati del piano delle opere portuali, come la nuova diga o il ribaltamento di Sestri.

Il 22 novembre 2021 si aprono le buste della procedura di affidamento dell’appalto per progettazione ed esecuzione lavori del ribaltamento a mare di Sestri.
E' uno dei più grossi appalti in città, del valore di 377 milioni. di Euro.

Grazie all'inchiesta di Shipping Italy si viene a sapere che tra i tre offerenti c’è anche Webuild Italia, un consorzio costituito a giugno 2021 e presieduto proprio da Marco Rettighieri che fino a poche settimane prima faceva il committente di quell’opera.

Il verbale della seduta di gara è tutto un precisare che Rettighieri mentre era responsabile delle opere portuali si è occupato di tutto tranne del ribaltamento a mare di Sestri, tanto che "non ha nessuna conoscenza privilegiata in merito alla gara".
E, ancora, che nella sua nuova veste di presidente del consorzio appaltatore Rettighieri non ha partecipato in alcun modo alla predisposizione dell’offerta.

A Genova, nel 2021, uno dei più attesi e rilevanti appalti per lo sviluppo della città, del valore di quasi 400 milioni di Euro, rischia di rimanere incastrato nelle legittime contestazioni del conflitto di interessi di chi nel giro di qualche mese da committente è diventato appaltatore.

E’ davvero questo lo spirito del Modello Genova?
Siamo sicuri che per avere celerità (che nel caso specifico neppure abbiamo avuto) sia necessario rinunciare alla trasparenza e alla concorrenza?

Secondo la classifica 2020 di Transparency International la Somalia è il peggiore paese al mondo per percezione della corruzione nel settore pubblico.

Viene quindi spontaneo domandarsi se stiamo applicando il Modello Genova o il Modello Mogadiscio.

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