Nel marzo 2019 il Sindaco Bucci aveva fatto votare dal Consiglio Comunale una modifica del piano urbanistico che doveva consentire temporaneamente l’utilizzo dell’area di Villa Bombrini a Cornigliano quale parcheggio per tir.
L’urgenza, secondo la Giunta, derivava dalla necessità di utilizzare per il cantiere del Ponte Morandi il parcheggio per mezzi pesanti in area Campi di proprietà del Gruppo Spinelli. Peccato che proprio in quei giorni quello stesso parcheggio veniva promesso ad Amazon per costruirvi un magazzino.
Ci siamo opposti strenuamente alla delibera, presentando centinaia di emendamenti in aula, e denunciando il gioco delle tre carte del Sindaco Bucci, pronto ancora una volta a cancellare il parco urbano che deve nascere intorno a Villa Bombrini.
Non fummo soli in quella battaglia. La presidente della Società per Cornigliano si dimise pur di non prestare assenso all’operazione. La direttrice dell’urbanistica comunale non firmò la delibera. E soprattutto le donne e gli uomini di Cornigliano presentarono ricorso al TAR.
Oggi il TAR Liguria ha accolto il ricorso, annullato la delibera e condannato il Comune alle spese processuali.
Secondo il giudice amministrativo il Sindaco Bucci dissimulò la necessità di utilizzare l’area di Campi per il cantiere del nuovo ponte, per spostare i camion e liberare l’area che il Gruppo Spinelli doveva mettere a disposizione di Amazon.
Sostanzialmente, dicono i giudici, il Sindaco Bucci strumentalizzò il suo ruolo di commissario e la ricostruzione del ponte, per mutare illegittimamente la destinazione urbanistica del parco di Villa Bombrini.
Ci sono voluti più di due anni per ripristinare la legalità. Ora Bucci dia a Cornigliano il suo parco.
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