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DEPOSITI COSTIERI: BUCCI CHIUDE PALAZZO TURSI

Martedì prossimo, su richiesta dei gruppi consiliari di minoranza, si terrà il Consiglio Comunale straordinario sul trasferimento dei depositi costieri.

Sarà la prima occasione di dibattito su una scelta assunta dal Sindaco-Commissario in completa solitudine, senza mai coinvolgere né informare il Consiglio Comunale né i Consigli di Municipio interessati.

In tutti questi mesi, nonostante le richieste avanzate dal gruppo del PD fin dal settembre 2017, non abbiamo mai avuto occasione di confrontarci nelle aule di Tursi sul tema.

Per quattro anni si sono susseguiti annunci, smentite e nuovi annunci senza mai poter consultare un documento o poter ascoltare una risposta dalla Giunta.

Perfino a ottobre 2020, quando Bucci propose al Consiglio una modifica del piano di rischio aeroportuale per consentire il trasferimento dei depositi al Terminal Messina, ci spiegò che non si poteva discutere dei depositi costieri perché formalmente la pratica riguardava solo il rischio aereo.
Poi ENAC presentò ricorso al TAR e la soluzione Messina fu abbandonata.

Più recentemente, lo scorso dicembre, dopo che a Multedo il Sindaco aveva già illustrato la proposta di Ponte Somalia, tutti i documenti presentati in Consiglio Comunale sul trasferimento dei depositi sono stati giudicati inammissibili perché attinenti a scelte dell’Autorità Portuale o del Commissario straordinario.

In sostanza, Bucci gira la città promettendo soluzioni che poi non sono praticabili, ma in Comune può permettersi di non risponderne perché lo fa da Commissario.

Per questa ragione, insieme a tutte le forze di minoranza abbiamo depositato a fine dicembre la richiesta di un Consiglio Comunale monotematico sul tema dei depositi costieri.

Chiediamo al Consiglio di dire alcune cose chiare:
- Da Multedo devono andare via, in coerenza con quanto il PD scrisse nel PUC del 2015.
- Devono essere trasferiti in area portuale, in una zona sufficientemente lontana dalle abitazioni e che non pregiudichi lo sviluppo del porto;
- La soluzione di Ponte Somalia non risponde a questi requisiti, e con ogni probabilità è impraticabile perché contraria alla normativa esistente.
- Anche grazie ai fondi del governo e di Autostrade si possono valutare altre aree. Noi ne suggeriamo due: Calata Oli Minerali e la nuova Diga.

Sarà finalmente il momento del dibattito, serio e approfondito su un tema complesso.
Ma il centrodestra vuole farlo a porte chiuse per timore del dissenso e delle contestazioni.

La maggioranza ha deciso che per ragioni sanitarie proprio dalla settimana prossima il pubblico non potrà più assistere alle sedute del Consiglio Comunale.

I cittadini genovesi con green pass rafforzato e mascherine FFP2 possono comunque andare a teatro, al cinema, nelle palestre e nei palazzetti dello sport, ma non potranno assistere ai lavori del Consiglio Comunale.

Abbiamo chiesto al Sindaco di spiegare pubblicamente se esistono ragioni per rafforzare nella nostra città le norme nazionali anti contagio, e nel caso perché non si assumono analoghi provvedimenti per regolamentare l’accesso del pubblico in ogni altro luogo al chiuso.

Non abbiamo avuto risposte, perché la pandemia non c’entra.
C’entra il timore del dissenso dei cittadini di Sampierdarena.
C’entrano le contestazioni dei lavoratori che temono un calo occupazionale.
C’entrano le critiche degli operatori portuali per una scelta che pregiudica lo sviluppo del porto.

C’entra l’arroganza di chi pretende di assumere decisioni in solitudine senza confrontarsi con chi ne subisce le conseguenze.

Può rinchiudersi nel fortino, ma Bucci e il centrodestra non si salveranno dal legittimo dissenso per una scelta sbagliata per la città e per il porto.

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