Abbiamo pubblicato un nuovo video

DEPOSITI COSTIERI, LA MIA DICHIARAZIONE DI VOTO

Prendo atto con amarezza che quest’oggi in quest’aula si è arrivati persino a strumentalizzare la tragedia del Ponte Morandi.
Non replico a quanto ho ascoltato dai banchi della Lega, perché ritengo quelle parole fuori di ogni decenza. Ma dico con grande fermezza che se i consiglieri della Lega hanno informazioni sulle responsabilità del crollo del Ponte Morandi vadano a riferirle ai magistrati.
Se sono solo battute o polemica politica, evitino di farla. Almeno su quella tragedia.

Mi fermo qui, perché ritengo che quelle parole siano frutto della tensione di questa discussione, per chi come la Lega è costretta a dire di sì ad una scelta che non condivide, che sa essere sbagliata. Ma non può dirlo, perché la regola che vige tra i banchi della maggioranza è non disturbare il manovratore. Anche quando ci porta a sbattere.

Discutiamo per la prima volta in un’aula vuota perché per timore del dissenso, la maggioranza di centrodestra si è fatto scudo dell’emergenza sanitaria per impedire al pubblico di assistere ai nostri lavori.
Poi però tra due giorni ci sarà in Corso Europa una colazione con il sindaco e decine di cittadini.
Sarebbe bene fare chiarezza. Il virus si contrasta con il vaccino, con le mascherine e con il distanziamento. Non bastano focaccia e cappuccino.

Servirebbero coerenza e decenza. Se si possono tenere le colazioni con il sindaco, si riapre al pubblico l’aula del consiglio comunale.

Chi governa ha il dovere di studiare le questioni complesse, confrontarsi con tutti, e poi decidere. In questa vicenda del trasferimento dei Depositi Costieri è mancata ciascuna di queste tre attività.
E’ mancato lo studio. Anzi lo studio tecnico commissionato da Autorità Portuale e costato decine di migliaia di euro di denari pubblici, ha perfino detto tutt’altro. Ha individuato tre aree in cui delocalizzare, e in quelle tre aree non c’è Ponte Somalia.

E’ mancato il confronto, perché non c’è mai stata neppure un momento di confronto istituzionale nei Municipi interessati o in Consiglio Comunale, a parte questa seduta promossa dalla minoranza.

E’ mancata perfino la decisione. Perché la lunga discussione del Comitato di gestione Portuale si è chiusa con un sì condizionato alle opportune verifiche e a parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

E’ mancata soprattutto ogni pianificazione. Che poi è il primo compito dell’amministratore pubblico.
Genova ha grandi quantità di risorse da investire, tra piano delle opere portuali, PNRR, accordo con Autostrade. Sarebbe l’occasione per ripensare il rapporto tra porto e città. Sarebbe l’occasione di immaginare le funzioni del porto del futuro.

E invece le scelte si susseguono senza armonia. Con decisioni perfino confliggenti, come l’idea di collocare i depositi a Ponte Somalia rischia di confliggere con il progetto della nuova diga.

Nel documento della maggioranza si legge perfino che l’ipotesi di Ponte Somalia non sarebbe frutto di una legittima scelta, sbagliata ma legittima, degli enti pubblici regolatori. Ma sarebbe frutto di un’intesa tra le parti private, Autorità di Sistema Portuale e l’attuale concessionario.
E’ così che si governa nella nostra città l’utilizzo di beni demaniali?
E’ così che si disciplinano le funzioni delle aree portuali?
Accordi tra privati?
Io mi auguro che non sia vero quello che avete scritto. Ma visto che lo avete scritto vi chiedo: quali sono i termini economici di quell’accordo?
Quanto vale economicamente la sicurezza dei cittadini di Sampierdarena?
Quanto vale economicamente la modifica delle funzioni di Ponte Somalia?

E’ mancata infine ogni promessa di compensazione. Mi sarei aspettato decine di proposte dei banchi della maggioranza.
Mi sarei aspettato proposte puntuali su come compensare i cittadini di Sampierdarena, riqualificazioni urbana campi sportivi, servizi pubblici, mezzi di trasporto, la famosa galleria di Lungomare Canepa.
E invece non è arrivato nessun documento. Nulla.

Ai cittadini di Sampierdarena dite di non preoccuparsi, ma non riuscite a mettere nero su bianco quali benefici potrebbero avere dalla vostra decisione. Avete perfino costretto il consigliere Anzalone a ritirare l’unico documento che metteva sul piatto dei benefici.

Noi pensiamo che la scelta di Ponte Somalia sia una scelta sbagliata.
Per il metodo, come ho detto, che prescinde da ogni confronto, da ogni analisi tecnica, da ogni condivisione con il territorio.

Ma siamo contrari anche nel merito.
L’ipotesi di Ponte Somalia per la vicinanza alle abitazioni e per l’interferenza con le attuale attività portuali non è la scelta giusta.
I sindacati hanno messo in guardia sul fatto che il saldo occupazionale del trasferimento sarà negativo.
La CULMV perderà migliaia di giornate di lavoro.

L’Enac ha fatto notare che la decisione può non essere compatibile con l’aeroporto.
Dal Ministero delle Infrastrutture è trapelata perplessità sulla compatibilità tra questa decisione e il progetto della nuova diga che dovrebbe difendere il bacino dedicato al porto commerciale. Al cui centro ponente i depositi chimici.

I rappresentanti degli armatori e del mondo dello shipping hanno sollevato dubbi su una scelta che rischia di pregiudicare lo sviluppo del porto.

La capitaneria di Porto si è astenuta, denunciando pubblicamente tutte le perplessità in merito alla compatibilità tra la navigazione delle navi cisterna e il normale lavoro portuale nel bacino di Sampierdarena.

Perfino il componente nominato da Comune di Genova e Città Metropolitana. Perfino il componente nominato da Lei, signor Sindaco, non ha espresso parere favorevole in Comitato di Gestione.
Il Comitato di Gestione il 30 dicembre non ha deciso. Ha preso tempo per valutare la fattibilità dell’operazione.
Il verbale di quella riunione è ancora segreto o forse deve essere ancora scritto.

Impieghiamo quel tempo per trovare delle alternative, nel porto di Genova.
E’ questo che chiediamo con il documento alla base del consiglio comunale odierno.

Siamo lieti che sia stato approvato all’unanimità il nostro ordine del giorno n. 30 che chiede al Comune di Genova di attivarsi con Autorità di Sistema Portuale affinché siano prese in considerazione destinazioni alternative a Ponte Somalia.

Questa è la strada giusta.
Con l’approvazione di quel documento il Consiglio Comunale dice chiaramente che vanno valutate altre soluzioni.

Chiediamo al Sindaco di essere conseguente con il documento approvato, e di attivarsi da subito con Autorità Portuale per valutare soluzioni alternative, che siano punto di equilibrio tra i vari interessi in campo: il trasferimento dei depositi costieri da Multedo, la sicurezza dei cittadini di Sampierdarena, lo sviluppo delle aziende che gestiscono i depositi e il futuro del porto di Genova.

www.facebook.com/786824356094548/videos/52377...