L'AMPLIAMENTO DEL PORTO A PONENTE TRA PROVOCAZIONE E ASSENZA DI PIANIFICAZIONE
Nei giorni scorsi è apparsa sulla stampa l'ipotesi di un progetto di ampliamento del porto di Pra-Voltri verso ponente e verso il mare.
Secondo le indiscrezioni, provenienti dal Ministero per lo Sviluppo Economico, i nuovi spazi realizzati su piattaforme galleggianti potrebbero essere dedicati al traffico container e al trasferimento dei depositi costieri.
L'ipotesi ha acceso le legittime preoccupazioni degli abitanti del Ponente, che vedono calato dall'alto un progetto mai discusso, che avrebbe un significativo impatto ambientale, e che tradisce l'equilibrio faticosamente raggiunto tra Porto e comunità del ponente.
Il Sindaco Bucci ha negato che si vada in quella direzione, ma gli indizi dell'esistenza del progetto continuano a rincorrersi.
Come per la vicenda depositi costieri di Ponte Somalia, il grande assente è la pianificazione delle aree portuali. La visione di cosa sarà il Porto di Genova tra vent'anni.
Senza un orizzonte chiaro si possono spendere 1,3 miliardi di risorse pubbliche per realizzare la nuova diga davanti a Calata Bettolo, e poi dire subito dopo che quell'opera non è poi così utile.
Abbiamo grandi risorse pubbliche per disegnare il futuro della città e del suo porto. Ma senza visione e pianificazione rischiamo di perdere una grande occasione che non si ripeterà.
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