Invece di arrabattarsi in una patetica e incomprensibile censura, il mondo culturale e accademico dell'Occidente farebbe bene ad approfondire e divulgare il grande contributo russo al progresso delle arti.
Leggere i testi di Dostoevskij, Tolstoj, Bulgakov e Asimov, ascoltare i brani di Ciajkovskij, Prokof'ev e Rachmaninov, guardare i film di Ėjzenštejn e Tarkovskij è un ottimo esercizio per ricordarci che il popolo russo merita molto di più dell'autocrazia di Putin.
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