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GIRO D'ITALIA, LA SCELTA OBBLIGATA DI BUCCI

Non aveva scelta il Sindaco Bucci.
Per fare del Giro d'Italia un tassello della sua campagna elettorale doveva fare passare la corsa sopra il viadotto Polcevera ricostruito, anche a costo di ignorare il sentimento dei familiari delle vittime.

Nei giorni scorsi Egle Possetti a nome di tutti i familiari aveva espresso un netto no.
Per chi su quel ponte, il 14 agosto 2018, ha perso un figlio, un genitore, un amico, quello è e rimane il luogo del drammatico ricordo, la testimonianza di una tragedia che si sarebbe dovuta evitare.

Ma Bucci non aveva scelta.
Avrebbe potuto fare passare il Giro sotto il Ponte, nella Valpolcevera rigenerata grazie alla pioggia di milioni ottenuti dal Governo e da Autostrade.

Il problema è che quella Valpolcevera non c'è.
Sotto il Ponte il Modello Genova non si è visto.
Si sono visti annunci, parole, impegni, e nessun fatto.

Alla Miralanza aprirà un nuovo supermercato, mentre continuano a circolare disegni del grande parco urbano con tanto di cerchio rosso, senza alcuna garanzia sullo stanziamento delle risorse necessarie, nè sui tempi di realizzazione.

La Valpolcevera sotto il Ponte vive i problemi di una crisi economica e sociale che non vede inversioni di tendenza, anzi che si è acuita in questi cinque anni.
In Valpolcevera si studia e si guadagna meno che nel resto della città. E, perfino, si muore prima.

Meglio passarci sopra, e suonare la fanfara del Modello Genova che funziona per qualcuno ma non per tutti.

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