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UNA COSA DI SINISTRA

Per giustificare la scelta imbarazzante di cambiare campo e sostenere il centrodestra alle prossime elezioni comunali alcuni esponenti politici hanno utilizzato l’argomento che Bucci “ha fatto cose di sinistra”.

Può fare sorridere l’intento di verniciare di dignità politica una decisione dettata dal mero opportunismo, ma senza volere cadere in facile propaganda mi sono messo a cercare le cose di sinistra fatte da Bucci, e ne ho trovato una.

Sui rifiuti Bucci ha fatto come la sinistra negli ultimi anni. Sostanzialmente nulla.

Aveva promesso di innalzare la raccolta differenziata dal 34% al 60% entro il 2020, e invece siamo arrivati al 35,52%

Aveva promesso di realizzare impianti di smaltimento dei rifiuti, la cui carenza è all’origine della crisi finanziaria e industriale di AMIU.
Al termine del suo mandato nessun impianto è stato realizzato.
L’unico in costruzione, il TMB di Scarpino, è in ritardo di oltre due anni, e la Giunta non sa neppure più prevedere quando entrerà in funzione.
Se non bastasse, lo realizzerà IREN, la stessa multiutility che Bucci aveva giurato di tenere lontano da AMIU.

Quando entrerà in funzione, Amiu dovrà pagare Iren per utilizzarlo, senza alcun vantaggio per la tariffa pagata dai cittadini almeno per tutti i 25 anni della concessione.

Aveva promesso una città più pulita, con più isole ecologiche e meno rifiuti ingombranti.
Lo stato di pulizia della città è sotto gli occhi di tutti. Di isole ecologiche ne abbiamo perfino una in meno, visto che non è stata ricostruita quella di Campi distrutta con il crollo del Morandi.

Aveva promesso che non sarebbe aumentata la TARI, e per i primi 3 anni ha fatto finta di riuscirci, con un gioco contabile a spese delle casse comunali.
Poi la Corte dei Conti ha scoperto l’artificio e la TARI nel 2021 è aumentata in media del 14,1%.
Secondo il report di Cittadinanzattiva Genova è la seconda città più cara d’Italia. Siamo dietro solo a Catania. E precediamo Benevento, Salerno, Napoli e Reggio Calabria.

L’aumento del 2021 è stato contenuto grazie ai 10 milioni di euro trasferiti dal Governo per l’emergenza covid. Senza queste risorse, nel 2022 la TARI aumenterà ancora.

Ma lo sapremo dopo le elezioni.
Nell’ultimo consiglio comunale ordinario di ieri, la Giunta ha proposto di modificare il regolamento TARI per fissare nuove scadenze di pagamento.

In attesa della determinazione della tariffa per il 2022, quest’anno pagheremo in acconto il 75% del 2021, ma la scadenza della prima rata per le utenze domestiche passa dal 30 maggio al 1 agosto.
Dopo le elezioni le bollette fanno meno male.

Nella gestione dei rifiuti la sinistra al governo della città ha dimostrato mancanza di visione, di azione e di coraggio.

Bucci si è mosso in piena continuità, promettendo, inaugurando, ma senza risolvere strutturalmente alcun problema.
Dopo le elezioni gli artifici finanziari costruiti dal centrodestra collasseranno come castelli di carta, e ci consegneranno una tariffa più alta, un servizio più scadente e una AMIU più debole.

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