“Con che faccia si è candidato Crivello?” si domanda Giovanni Toti. Crivello ha una faccia sola. Quella dell’amministratore onesto, capace, attento, e coraggioso. Perché ci vuole coraggio a fare l’assessore alla protezione civile a Genova, mentre i predecessori vengono condannati a diversi anni di reclusione. Gianni Crivello si candida con la faccia di chi in questi cinque anni non ha solo ottenuto le risorse (370 milioni di Euro) ma ha aperto i cantieri per sconfiggere definitivamente le alluvioni nella nostra città. Crivello si candida con la faccia di chi, nonostante i tagli ad ogni voce di bilancio, non ha tagliato la spesa sociale, perché non ci sarà futuro se non lottiamo contro le diseguaglianze. Crivello si candida con la faccia di chi sta sul territorio anche quando non ci sono telecamere accese. Perché la buona politica non si fa negli studi televisivi, ma parlando con i cittadini, ascoltando, rispondendo, prendendo applausi e magari qualche insulto. La politica, quella vera, è fatta così. Gianni Crivello non ha la faccia buona. Ha solo una buona faccia.
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