Aggiornamento di stato

LA GIUNTA PROPONE UN “TAPULLO” PER QUALCHE MESE: SENZA SCELTE INDUSTRIALI AMIU NON HA FUTURO

Valuteremo con grande attenzione la variazione di Bilancio che verrà proposta al Consiglio Comunale dalla Giunta Bucci, ma le anticipazioni rilasciate alla stampa ci permettono di avanzare alcune prime considerazioni.

Registriamo innanzitutto che la maggior parte delle risorse correnti che verranno stanziate sono frutto della politica di bilancio della precedente amministrazione che, contrariamente a quanto dichiarato in campagna elettorale dal Sindaco Bucci, ha lasciato conti trasparenti e in ordine che permetteranno di avere una spesa per i servizi alla persona superiore a quella dell’anno scorso e di attingere a riserve ed avanzi che il centrosinistra ha preferito preservare per le esigenze della città e non spendere durante la campagna elettorale.

La rinegoziazione dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti per un ammontare di circa 2 milioni era già stata ottenuta dall’Assessore Miceli. La riduzione delle tariffe dell’acqua per circa 1,5 milioni era stata stabilita grazie al lavoro di Città Metropolitana nello scorso ciclo amministrativo. Frutto dell’impegno della precedente amministrazione in FSU è anche la possibilità di utilizzare una maggiore quota di dividendi (pari a 2 milioni di Euro) rispetto a quella inizialmente deliberata.

Siamo invece molto interessati a capire se il nuovo mutuo di 7 milioni di Euro contratto dal Comune si aggiungerà all’indebitamento già previsto oppure se deriverà da una diversa destinazione degli investimenti previsti dal Piano Triennale già approvato.

Deve essere infine chiaro che le risorse devolute ad AMIU dalla Giunta vanno a detrimento delle spese che in sede di presentazione del bilancio preventivo erano state destinate a servizi sociali (coperti dalla manovra Bucci solo fino ad ottobre), manutenzioni (solo 400 mila euro contro gli oltre 3 milioni previsti), e servizi educativi (garantiti solo i libri scolastici del ciclo primario).

Su AMIU la Giunta ha scelto di rinviare le scelte, e di garantire la sopravvivenza dell’azienda forse per qualche mese. La nostra scelta era quella di assicurare un futuro ad AMIU per i prossimi decenni.

Senza il prolungamento del contratto di servizio per l’intero ciclo dei rifiuti e non per il solo spazzamento, senza un partner industriale o le risorse per realizzare gli investimenti (circa 180 milioni di Euro) AMIU non ha futuro. Abbiamo sostenuto con forza l’aggregazione di AMIU con IREN non per affrontare i problemi finanziari di AMIU ma perché convinti che solo attraverso un partner industriale sia possibile garantire ad AMIU la possibilità di gestire il ciclo integrale dei rifiuti di Genova dotandosi di una impiantistica propria e delle capacità di sviluppo che porterebbero più investimenti e più lavoro.

Si è deciso invece di caricare sul bilancio del Comune e quindi su tutti i cittadini genovesi il debito pregresso per la gestione dei rifiuti dopo l’emergenza Scarpino, che invece sarebbe stato assorbito dall’operazione di aggregazione AMIU-IREN.

Il tutto senza una chiara decisione su come AMIU sosterrà da qui in avanti i costi del trasferimento dei rifiuti fuori regione (circa 2 milioni di euro al mese) in assenza di un’aggregazione industriale, o degli investimenti per realizzare gli impianti.

Non vorremmo che questa scelta nascondesse l’idea di spacchettare AMIU in un’azienda pubblica di spazzamento e raccolta, per privatizzare la più ricca attività di trattamento dei rifiuti.

I Consiglieri Comunali PD
I Consiglieri Comunali Lista Crivello