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MENSE: OGNI PROMESSA E’ DEBITO

Lo scorso 19 ottobre l’Assessore Francesca Fassio aveva ricevuto al Matitone i genitori delle Commissioni Mensa, promettendo che tutto sarebbe cambiato.

I resoconti della riunione erano roboanti: “L’assessore Fassio ha concordato sul fatto che il sistema mensa, a oggi, non sta funzionando, e che è necessario prendere provvedimenti. In particolare, nel corso della riunione si è parlato di rinnovare il sistema di segnalazione dei disservizi, di tutelare il ruolo dei commissari mensa e di proseguire con il censimento - già avviato dalla Rete - sulla riapertura delle cucine interne dismesse e con la ricerca di uno o più centri di cottura per municipio.”

L’impegno a procedere in condivisione con i genitori era stato assunto dall’assessore anche in Commissione Consiliare.

Ma dopo ottobre, nessuno ha saputo più nulla. Fino a che non è uscito il bando per l’aggiudicazione del servizio mensa, che tradisce radicalmente le promesse fatte ad ottobre:
- Nessun tavolo condiviso con i genitori;
- Pochissimi punti per la effettiva qualità del cibo (12 su 75);
- Nessun incentivo per l’utilizzo di prodotti provenienti da filiera corta;
- Nessuna riapertura delle cucine interne.

Oggi gli spalti del Consiglio Comunale si sono gremiti di genitori che chiedevano il rispetto di quelle promesse. E chiedevano quindi il ritiro e la modifica del bando di gara.

Dopo un lungo incontro con i capigruppo, e con una delegazione di genitori delle Commissioni Mensa, il Sindaco Bucci e l’Assessore Fassio hanno ribadito che il bando non sarà né ritirato né sospeso, ma che sarà modificato nel corso della gara.
La modifica quindi avverrà mentre il bando è aperto. Vedremo.

D'altra parte dopo una promessa non mantenuta, cosa costa una nuova promessa?

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