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VILLA CROCE: GLI OPERATORI CULTURALI CONTRO LA GIUNTA

Nel corso della Commissione Consiliare sul Museo di Villa Croce di questa mattina, sono stati auditi numerosi operatori culturali genovesi che hanno espresso forte preoccupazione per la situazione di stallo del Museo, che nei mesi scorsi ha visto allontanare il curatore e annullare le mostre programmate.

E’ emerso chiaramente come si sia rotto il rapporto tra il Comune di Genova, che è il proprietario del Museo, e gli operatori culturali della nostra città.
Molti hanno citato il titolo della rivista di ArTribune del 12 giugno “Vergogna Villa Croce: il museo di arte contemporanea di Genova ridotto a circolo ricreativo”.

L’Assessore Serafini ha annunciato che tra una settimana sarà pubblicato il bando per la nuova governance del Museo.

Sono intervenuto per raccomandare all’Assessore di non pensare che il Comune possa fare tutto da solo. Nessun museo di arte contemporanea, almeno nel mondo occidentale, assume rilevanza senza un continuo e fruttuoso rapporto tra Museo pubblico e tutta una serie di privati (operatori culturali, galleristi, sponsor, associazioni di promozione culturale).

E’ indispensabile riannodare i fili che oggi si sono spezzati. E non tanto per ricavarne finanziamenti – vanno bene anche quelli – ma soprattutto per riportare il Museo al centro della scena culturale contemporanea genovese e non solo.

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